L’Istituto Fattorello alla conferenza dell’ AIERI

di FEDERICA CONSOLINI

L’istituto Francesco Fattorello è membro istituzionale dell’Associazione Internazionale per la ricerca nel campo dei media e della comunicazione (IAMCR/AIERI), fondata nel 1957 dall’Unesco, della quale il fondatore della scuola è stato vicepresidente per molti anni.

“Comunicazione e democrazia, prospettive per un nuovo mondo” il tema affrontato dalla IAMCR/AIERI a Porto Alegre

Lo scopo dell’associazione è quello di verificare, ogni due anni con un congresso, il lavoro di ricerca che i vari studiosi portano avanti. I settori di studio che l’Associazione abbraccia sono vari: studi sul pubblico, politiche e tecnologie comunicative, storia, comunicazione internazionale, media e sport, comunicazione politica, economia politica, psicologia e pubblica opinione, religione, cultura e media, ambiente e scienza. L’ultimo congresso si è tenuto dal 25 al 30 luglio 2004 a Porto Alegre in Brasile, presso l’università cattolica PUCRS di Rio Grande Do Sul, il tema che si è affrontato è stato il seguente: “Comunicazione e democrazia, prospettive per un nuovo mondo”.

Il nostro Istituto era presente nella figura del Prof. Giuseppe Ragnetti, accompagnato da Alessandra Romano e da Federica Consolini. L’argomento esposto dalla scuola è stato: “La tecnica sociale dell’informazione come alta espressione della libertà di opinione”. Il tema prescelto è stato affrontato dal Prof. Ragnetti mettendo in rilievo come lo studio dell’umanità abbia evidenziato, da sempre, l’importanza prioritaria attribuita da ogni sistema politico all’informazione e alla comunicazione.

La tecnica sociale dell’informazione come alta espressione della libertà di opinione” è stato il tema affrontato dal Prof. Ragnetti alla Conferenza mondiale in Brasile

L’obiettivo dichiarato è stato quello di permettere all’opinione pubblica di diventare voce di un popolo consapevole e responsabile; ma in realtà nessuna forma giuridica finora prodotta, ha consentito tale realizzazione.

Da sinistra: Federica Consolini, Giuseppe Ragnetti, Alessandra Romano

Da sinistra: Federica Consolini, Giuseppe Ragnetti, Alessandra Romano

 

Ora più che mai che i nuovi mezzi di comunicazione hanno portato ad una globalizzazione informatica, si rende indispensabile un approccio teorico che consenta lo studio e l’interpretazione del fenomeno ma soprattutto fornisca strumenti e metodologie operative coerenti agli obiettivi che si vogliono perseguire.

La metodologia fattorelliana crede e sostiene che ogni comunicazione vada studiata in base al soggetto coinvolto. Il recettore non può essere più un “target” – bersaglio passivo.

La tecnica sociale rappresenta una visione di incredibile modernità e sembra poter fornire una risposta adeguata alle crescenti esigenze di informazione e comunicazione, che connotano le società democratiche di oggi. Possiamo, quindi, affermare che la tecnica sociale è l’unica teoria italiana sull’informazione e sulla comunicazione formulata su basi scientifiche oltre che una costruzione metodologica profondamente radicata nella tradizione culturale europea.

Proprio basandosi sull’assunto che non possa esistere un’impostazione teorica sulla comunicazione, sempre valida ed applicabile a qualunque recettore, la metodologia fattorelliana crede e sostiene che ogni comunicazione vada studiata in base al soggetto coinvolto.

Il recettore non può essere più un “target”- bersaglio passivo, ma essendo un soggetto opinante è in grado di promuovere a sua volta, con pari dignità, la comunicazione, all’interno di una complessa dinamica sociale.

Il Prof. Giuseppe Ragnetti a Porto Alegre, Brasile

Il Prof. Giuseppe Ragnetti
a Porto Alegre, Brasile

Inoltre, la forza di polarizzazione sulla quale si base l’informazione pubblicistica si nutre dell’apporto di una teoria, quale la tecnica sociale, che ricerca l’adesione e quindi il consenso dei destinatari prima di tutto studiando l’acculturazione di ognuno e le attitudini sociali (intese come disponibilità ad accettare opinioni proposte sulla base della propria acculturazione).

Ancora una volta, dunque, il Fattorel-lo ha dimostrato di non essere più nell’ambito della persuasione occulta dell’impostazione anglosassone, che ha fatto leva sulla psiche dell’individuo, ma riconosce la dignità di ogni persona umana liberamente pensante e padrona della sua mente.

Questo è ciò che il Prof. Ragnetti ha ribadito nella sua conferenza a Porto Alegre quel 29 luglio 2004 davanti ad europei, africani, americani e sud-americani, tutti interessati e consci che nuovi grandi passi avanti in campo di comunicazione ancora non ne sono stati fatti a differenza, invece, delle teorie della sua scuola.

La tecnica sociale dell’Istituto Fattorello è sempre attuale e rappresenta, ad oggi, il punto di partenza di molte altre teorie internazionali, nate più tardi.

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